top of page

Terapie

Prima di iniziare una terapia è necessario che terapeuta e paziente abbiano modo di conoscersi. Ciò avviene attraverso i colloqui di consultazione, il cui numero può variare a seconda dei casi. Solitamente si tratta di 3 colloqui.

Questo tempo permette al terapeuta di focalizzare al meglio il problema e al paziente di conoscere il terapeuta e le sue modalità di lavoro. 

In alcuni momenti critici della vita può accadere di perdere il proprio equilibrio emotivo e avere la sensazione di non riuscire ad andare avanti. Ci si può sentire spaesati e in difficoltà di fronte ai cambiamenti, ai conflitti di coppia, alle separazioni, al rapporto difficile con il proprio figlio o a dover affrontare il dolore di un lutto improvviso. Si può faticare a comprendere come mai i nostri rapporti amicali o lavorativi non funzionino, sentendo di reiterare dei comportamenti che non riusciamo a modificare, ma che ci fanno sentire a disagio. In alcuni casi può accadere di avere la sensazione di non sapere chi siamo, come se avessimo vissuto la vita di qualcun altro, avendo difficoltà a capire quali siano i nostri bisogni autentici, le nostre qualità e le nostre inclinazioni. Tutto questo ricasca su ogni ambito della nostra vita. Chiedere aiuto è il primo passo per farsi carico di quanto si sta sperimentando. 

Con gli adulti mi occupo di tutte quelle situazioni di crisi personale, sentimenti di ansia e depressione, fobie, attacchi di panico, disturbi psicosomatici, problemi alimentari e di conclamata patologia psichiatrica (disturbi dell'umore, disturbi psicotici e disturbi di personalità). 

Percorso Teraeutico

L'adolescenza rappresenta un momento di crisi, dove le coordinate del nostro mondo sembrano sfaldarsi e chiedono con forza una nuova riorganizzazione. In questo processo, avvertito spesso come un naufragio, viene sperimentata con impellenza la necessità di definire la propria identità. Abbandonare la posizione infantile può farci sentire sguarniti e vivere un senso di solitudine mai sperimentato prima. A complicare il tutto ci sono anche i cambiamenti corporei, vissuti come un qualcosa di incontrollabile. Il turbinio di emozioni, a volte troppo forti, altre appiattite difensivamente in un ritiro dal mondo, possono produrre un senso di spaesamento che richiede un luogo in cui poter essere elaborato. Questo cammino difficile può condurre ad atteggiamenti oppositivi e trasgressivi, al litigio costante con i familiari, ma anche ad una compiacenza passiva nei confronti degli stessi, a problematiche alimentari, atti autolesivi, abuso di sostanze, difficoltà relazionali e molte altre manifestazioni del disagio vissuto. 

Viene qui proposto uno spazio e un tempo in cui poter affrontare tutto questo, con un compagno di viaggio, per ricercare insieme la rotta che possa traghettare con più serenità e consapevolezza verso la scoperta di sé. 

Gli anni dell'infanzia rappresentano il periodo più sensibile per il processo di formazione dell'individuo. Il bambino viene al mondo sguarnito di quegli strumenti necessari per comprendere se stesso e ciò che lo circonda. In questa fase delicatissima è importante che sviluppi la capacità di contattare il proprio mondo interno, di riconoscere le proprie emozioni e di relazionarsi agli altri. Per dare valore alla propria esistenza e sviluppare la sicurezza necessaria ad aprirsi all'esperienza, ha bisogno di sentirsi sostenuto e di rispecchiarsi nello sguardo dell'altro. È ciò a cui si riferisce Winnicott quando dice che "non esiste un bambino senza una madre". 

Nel lavoro con i bambini è fondamentale il supporto dei genitori alla terapia e un loro coinvolgimento con incontri periodici. Ritengo infatti che le competenze genitoriali siano sempre una risorsa preziosa, da rinforzare e valorizzare. 

Nel lavoro con i bambini mi occupo di disturbi del comportamento (disturbo oppositivo-provocatorio, ADHD, disturbi della condotta), in cui la sofferenza del bambino è per la maggior parte proiettata verso l’ambiente esterno, e di difficoltà emotive (ansia, depressione, fobie, eccessive preoccupazioni) in cui, al contrario, la sofferenza si concentra sul bambino stesso.

Terapia online

La terapia in presenza rappresenta la modalità principe di intervento. Il viaggio per arrivare e gli elementi sensoriali condivisi nella stanza di analisi fanno parte di quegli aspetti che costituiscono il campo terapeutico. Può tuttavia accadere che situazioni particolari impediscano lo svolgersi del lavoro in presenza. Pertanto viene offerto anche uno spazio di incontro virtuale, laddove il lavoro si concentrerà anche sulla possibilità di costruire le condizioni di incontrarsi dal vivo. 

bottom of page